Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino.
(Luis Sepúlveda)
Le informazioni necessarie per progettare un viaggio prima di partire permettono di stabilire tanti punti fermi e diminuire l’ improvvisazione nella necessità di trovare ristoro e alloggio. Quando noi viaggiamo in camper, elaboriamo prima un percorso con i suoi punti di riferimento ma rimaniamo disponibili a valutare le alternative mentre ci avviciniamo alla meta; in qualche caso, la programmazione é ancora più approssimativa e ci lasciamo trasportare dalle invenzioni sul posto. I motivi sono diversi: con i letti sempre pronti a bordo che abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare, non abbiamo lo stress di arrivare a destinazione in un orario specifico per riposarsi a fine giornata.
Con le riserve (poche) di cibo che acquistiamo durante il viaggio, disponiamo di alimenti freschi e non siamo obbligati ad appoggiarsi necessariamente ad una struttura ricettiva specifica, solo perché la sua massiccia promozione su internet ce l’ha messa davanti agli occhi prima di altre. Nonostante queste condizioni di selezione personali nostre, l’esperienza delle persone rimane sempre soggettiva e come tale può non essere condivisa da tutti, sia nei gusti che nelle preferenze e la capacità di adattamento. Noi non crediamo ciecamente a quanto leggiamo e ci sentiamo di suggerire l’uso diversificato delle fonti di informazione, gratuite, a pagamento ma anche quelle ottenute sul luogo che stiamo visitando, grazie al contatto con chi troviamo sulla nostra strada. E’ difficile che fra i cittadini privati e altri visitatori che si incontrano ovunque, ci sia un interesse diretto dominante nel voler pilotare le nostre scelte verso un ristorante specifico o altro tipo di servizio. I cittadini comuni, non sono attori e non sanno fingere, in genere e se ci raccontano la loro opinione può essere da tenere in considerazione tanto quanto un bell’annuncio pubblicato sul web. Saremo sempre in grado comunque di riuscire a fare le proprie scelte, valutando poco a poco l’affidabilità di quanto ascoltato in questi passaparola improvvisati. Culturalmente parlando, é anche un buon modo per entrare in diretto contatto con i dialetti, le usanze e certe tradizioni locali, che non sempre vengono rese disponibili.
Nel nostro viaggio in Basilicata, nelle App dei cellulari facevano bella mostra di sé tre luoghi che offrivano lo spazio, i servizi e la possibilità di raggiungere il centro storico della città che volevamo visitare, Matera, ma si leggeva anche qualcosa di più. Secondo le foto scattate e pubblicate da altri utenti e le recensioni lette, abbiamo preferito visitare direttamente queste aree prima di stabilire dove fermarsi. Avevamo chiesto informazioni sulla disponibilità di soggiorno, l’aggiornamento dei prezzi e di altri servizi disponibili come prima valutazione durante il viaggio, ma abbiamo preferito arrivare sul posto toccando con mano quanto raccontato sui social da altri che ci avevano preceduto negli anni.
Viaggiare in periodi non troppo affollati permette una scelta superiore in tutto e per questo, visitando dall’esterno questi spazi di sosta a pagamento, abbiamo preferito attendere la visita dell’ultimo luogo disponibile per il pernottamento, prima di prendere una decisione.
E’ certo che fare così richiede più tempo, rispetto a seguire un itinerario programmato costruito a tavolino in anticipo. Nel nostro caso, dato che il viaggio stesso é ogni volta fonte di scoperte genuine appartenenti forse ad uno stile di viaggiare non molto diffuso, usiamo spesso mettere il naso nelle aree trovate su internet senza essere completamente convinti di questa prima selezione, proprio per conoscere meglio cosa stiamo scegliendo, e cosa troviamo disponibile intorno con meno promozione pubblicitaria.
Riguardo a Matera, la visita all’area naturalistica sopra la collina del belvedere che si affaccia sulla città vecchia, si trova un’area di sosta camper semi attrezzata. si paga un prezzo giusto, si hanno a disposizione i servizi di carico e scarico delle acque e ci si può allacciare alla rete elettrica a richiesta. Ci sono dei servizi igienici di base un pò rudimentali che possono soddisfare la prima necessità senza troppi accessori. I pascoli di bovini udibili nelle vicinanze dei confini di questa area, la definiscono senza inganno. Data la collocazione dell’area, si capisce che l’impronta naturalistica é ciò che deve emergere come valore aggiunto rispetto alle altre che avevamo visitato, certamente più vicine al centro storico ma anche troppo vicine alla viabilità ordinaria che volevamo tenere a distanza per un pò. Non ci sono bar, pizzerie o altro che permettano di fare scorta di cibo o souvenir di varia natura, tantomeno altri tipi di shopping, essenziali e non. Il luogo, offre una pace superiore alle altre aree viste in precedenza realizzate sul ciglio delle strade locali e soggiornandovi, abbiamo comunque la possibilità di essere portati sia al belvedere quanto al centro città, grazie ad una linea di bus che passano in alcuni orari scritti sui cartelli, durante l’intera giornata fino al tramonto circa.
Grazie a questo ultimo sopralluogo, la decisione unanime di scelta é caduta su questa area. Le immagini raccontano con più obiettività la nostra esperienza.