Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta.
(Alexandra David-Néel)
Nel Salento, vicino a Punta Prosciutto, è possibile visitare una torre costruita intorno al 1568, anche se uno dei documenti più antichi che la riporta è datato 1635. Il territorio salentino ha sempre fatto da ponte tra Occidente ed Oriente ed è stato oggetto di numerose invasioni.
Le prime vennero realizzate dai bizantini per difendersi dalle invasioni dei Longobardi, mentre anche ad opera degli Spagnoli e di Carlo V si realizzò un piano organico di fortificazioni costiere allo scopo di contrastare le minacce musulmane e dalle invasioni dei saraceni.
Detta anche con il nome di Torre di San Tommaso, Torre Lapillo è una delle torri di avvistamento più grandi del territorio. Questo è scritto in sintesi sui siti di promozione turistica locale.
In questa esperienza presso l’area camper lì vicino, abbiamo sostato una notte. Appena arrivati mentre stavo allestendo il tavolino e le sedie pieghevoli nello spazio posteriore del nostro camper, vicino al muretto di recinzione, sono stato approcciato dal vicino che misurava il mio sconfinamento di 30 o 40 cm nel suo spazio, indicandomi con una gestualità accentuata di ritirarmi nei mei spazi. Ho pensato ad una sua precisazione dovuta al fatto che gli spazi non sono mai abbondanti in diverse aree di sosta italiane e ho spostato la sedia incriminata. Dopo alcuni minuti quando un altro mio familiare apparecchiava quella tavola e per facilitarsi aveva spostato nuovamente la sedia “oltre confine” è stato invitato nuovamente a rispettare gli spazi. Non è successo niente di spiacevole. Per bilanciare questo approccio con il vicinato poco convincente e familiarizzare con qualcuno comunque, mi sono dedicato ai camperisti dell’altro lato che arrivati poco dopo di noi li abbiamo accolti con il benvenuto. Da qui abbiamo iniziato a parlare e familiarizzare velocemente scambiandosi impressioni sui nostri viaggi ed origini, generando rispetto e interesse da entrambe le parti. Si è innescata subito una forma di complicità organizzativa che ci ha aiutato a vivere al meglio quelle poche ore insieme, scambiandoci anche cibo genuino. Quando eravamo in prossimità della cena, l’altro vicino, quello dei gesti simili all’arbitro quando chiede l’intervento del VAR (strumento televisivo di verifica delle irregolarità durante le partite di calcio), si è presentato al nostro camper. Si è scusato lungamente senza che fosse richiesto e per colmare quelle precedenti reazioni un pò spigolose, si è offerto di segnalarci sul suo atlante aspetti interessanti dell’intera area intorno a noi. Era evidente l’atmosfera rilassata e piacevole reciproca di apprezzare questi e altri racconti che ci hanno permesso di approcciarci un pò meglio di quanto accaduto nei primi minuti, nemmeno fossimo stati fra Bizantini e Longobardi sotto la torre antica nei paraggi. Forse la torre di DIFESA locale voleva invitarci proprio a questo: non contrattaccare ma tollerare difendendosi. Probabilmente, il nostro vicino super preciso, era stressato dal comportamento caciarone e irrispettoso che subiva dal lato opposto del nostro con due famiglie che fino a tarda sera abbiamo sentito dialogare a voce alta come fossero in assoluta solitudine. Per inciso, la torre di San Tommaso, quando era in mano spagnola, si difendeva anche dalle scorribande dei musulmani, e saraceni. Da qui, un suggerimento: prima di vivere momenti di tensione che non sappiamo mai dove possono portare, appena ci avviciniamo ad altri equipaggi, diamo il benvenuto a tutti!