Ogni cento metri il mondo cambia.
(Roberto Bolaño)Viaggiare, per i giovani, è una parte dell’educazione, per i vecchi una parte dell’esperienza.
(Francesco Bacone)
Nessun terreno non asfaltato è libero da problematiche quando ci parcheggiamo sopra il camper. Avventurarsi sui terreni non compatti, può lasciarci la bocca amara e renderci bloccati sul posto. Rimanere affascinati dalle foto delle esperienze di altri a ridosso delle zone di mare o da paesaggi montani, è naturale. Prima di pensare a parcheggiare il proprio veicolo su un terreno poco stabile, valutiamo sempre prima pro e contro delle nostre scelte.
Come indicazione generica, posso dire che è preferibile parcheggiare a marcia indietro nel luogo di destinazione, per diminuire le manovre alla partenza e ridurre i disagi legati alla scarsa visibilità nel posteriore di questi veicoli ingombranti. Oltre a ciò ricordiamoci che se non siamo abituati a stazionare su certi terreni erbosi, terrosi sabbiosi e altro con le normali auto e il loro peso, evitiamo scelte rischiose quando guidiamo un camper che pesa a vuoto 3 o 4 volte il peso di una utilitaria.
Rimanere impantanati a seguito di un temporale torrenziale, sta diventando più frequente in questi periodi e il carro soccorso, potrebbe richiedere un costo alto per aiutarci ad uscire dai guai. Prima di decidere, valutiamo se è indispensabile accedere a certe aree spingendosi eccessivamente in avanti, su terreni rischiosi. Anche la sabbia rende la vita difficile alle ruote, creando delle cavità al momento dello slittamento quando non si riesce ad uscire. Il nostro camper è dotato di 2 pannelli di plastica da inserire davanti o dietro le ruote in casi di mancanza di adesione a terra, ma non vorrei augurare a nessuno di dover ricorrere a questi metodi per tornare alla normalità della strada. Se invece guidate un veicolo a quattro ruote motrici, le difficoltà superabili sono maggiori e difficilmente rimarrete bloccati come un veicolo tradizionale.